giovedì 31 maggio 2012

LA NINNA NANNA DEI COLORI

Pensavate che avessi finito con le ninnananne, ebbene vi sbagliavate! Ne ho anche una collettiva, che mi gioco come jolly o  come intrattenimento collettivo. Ed è l'unica homemade...
...Era fine giugno, Patasgurzo un ribelle quasi treenne caricato a molla. Io lavoravo ancora e le vacanze erano un gioco di equilibrio. Gli anni precedenti mi ero giocata la carta Zoagli ma il pupo ogni volta si era violentemente ammalato, rendendo la vacanza una prigionia. Ovviamente avevo deciso che fosse il luogo a portare sfortuna, quindi mi ero organizzata altrimenti.
Accantonata la Liguria era il momento di un ever green: la Romagna! Albergo con piscina, spiaggione con 23 file di ombrelloni, pineta e biciclette.
Partenza da Milano Porta Garibaldi ma non in treno, bensì in pullman. Pronte con la valigia in mano io, Pallala e NonnaResi, la Cecia (ebbene sì, avevamo anche l'infiltrata quattordicenne!) e i due nani della carovana, Patasgurzo e Chicco di un anno più grande.
Il viaggio è lungo e Patasgurzo non brilla per autogestione del tempo in luogo chiuso e limitato...e mostra una resistenza al sonno quasi stoica.
Ma a un certo punto riesco ad agguantarlo, lo stringo forte e inizio a cantare snocciolando omini colorati... e incredibilmente lui si addormenta....E' successo solo quella volta, ma chi se lo scorda più!

ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo giallo che ha un cane e pure un gallo
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo rosso che ride a più non posso
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo verde e guai se me lo perde
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo viola che lo porta anche a scuola
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo turchese che è gentile ed assai cortese
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo rosa che gli spiega ogni cosa
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo arancione che gli canta una canzone
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo azzurro che gli da del pane e burro
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo d'oro che lo porta al lavoro
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo argento che felice è un cuor contento
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo bianco che lo tiene finchè è stanco
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo grigio anche se finirà in litigio
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo marrone che è un gran simpaticone
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo lilla che ha una grande villa
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo nero che lo tiene un anno intero
ninna nanna ninna o questo bimbo a chi lo do
io lo do all'uomo blu....e così non ci penso più!


lunedì 28 maggio 2012

CLAFOUTIS

Da quando la Patacasa si è allargata una girandola continua di amici ha fatto capolino dalla sua porta.


E qui c'è poco da scherzare, ogni coppia di amici si porta dietro il suo bagaglio di figli e in men che non si dica la ventina si supera in un batter di ciglia. Ed è un continuo spuntare di gambette, gambotte e gambine. Principesse che rincorrono gnomi che rincorrono palline che rincorrono palle che rincorrono calciatori sudati. Sulle scale a chiocciola c'è un traffico che ci vorrebbe un vigile e i gatti si danno alla macchia.
Intanto i genitori sorseggiano vino, ridono e mangiano....mangiano un sacco!
Questa domenica due clafoutis hanno avuto vita molto breve e hanno entusiasmato tutta la famiglia. A tal punto che sorridendo Patapà stamattina mi ha allungato una tortiera con un cartoccio di uova e un sacchetto di ciliegie. Visto che sono molto arguta ho colto prontamente il messaggio subliminale intrinseco nel gesto e ho fatto il terzo clafoutis in due giorni!
Per prima cosa ho denocciolato le ciliegie. Vi conviene farlo senza Patasgnaffi intorno se non volete pulirne il triplo del necessario, e con uno scafandro per evitare di piangere poi sulla vostra nuova maglietta a righe.


Poi ho imburrato una tortiera bassa e l'ho spolverizzata con zucchero.


Ci ho sparpagliato sopra le ciliegie e mi sono accanita su tre uova che si son trovate senza guscio in una ciotola. Ho aggiunto 120 grammi di zucchero a velo vanigliato e ho sbattuto violentemente. In realtà lo ha fatto il frullino elettrico, ma io sono stata molto empatica.


Poi ho aggiunto 90 grammi di farina, 200 di latte e un paio di cucchiai di Brandy (ehm, abbondanti...).
Ho versato questo intruglio sulle ciliegie. Ogni volta che lo faccio mi viene in mente quella canzone della contadinella e delle teste insanguinate* e ho un sottile moto di piacevole orrore.


Dopo quarantacinque minuti in forno il clafuotis è pronto. E' buonissimo tiepido con il gelato, ma non sono ancora riuscita a raggiungere la gelateria prima della sua totale e subitanea scomparsa....






* io son contadinella
alla campagna bella
se fossi una regina
sarei incoronata
ma son contadinella
mi tocca lavorar
e cinquecento cavalieri 
con la testa insanguinata
e con la spada sguainata
indovina cosa son
ma sono solo le ciliegie
sono solo le ciliegie
sono solo le ciliegie 
che raccolgo nel giardin
e tira tira tira
tira tira e molla 
e lascia andar.......

mercoledì 23 maggio 2012

MICHAEL JACKSON

PATASGNAFFA (SGN): mamma lo conosci Michael Jackson?
PATAMA'(MA'): sì, certo
SGN: infatti è un cantante famoso, è il preferito di una mia compagna d'asilo. E' bravissimo e sa cantare anche in inglese sai? E poi conosce tutte le canzoni delle Winx!
....pace all'anima sua....



mercoledì 16 maggio 2012

UNA NOTTE D'AMORE

L'altra notte passi lievi sulla scala e un sussurro " mamma sto male", mi hanno svegliata.
Ho seguito un sottile bambino biondo e l'ho accompagnato lungo due ore di straziante mal di pancia. Tra lenzuola stropicciate, piastrelle del bagno. Tra catini e tazze. Tra boule e canarini.
Patasgurzo è sempre stato il re della sceneggiata quando stava male. Non si è mai risparmiato nel manifestare, non dico il dolore, ma anche il più lieve malessere con urla e strepiti. Anche questa volta ha pianto, ma perchè io l'ho incoraggiato a farlo. Anche questa volta si è buttato per terra dicendo "oh mamma muoio, non ce la posso fare", ma poi si è fatto coraggio e ha anche trovato un sorriso.
Si è poi lasciato tenere tra le braccia e cullare. Si è fatto raccontare barzellette ma anche cantare la sua ninnananna.
E se una parte di me si è straziata come ogni volta che il dolore dei miei figli mi lascia svuotata, attonita, impotente e infelice, una parte di me si è goduta questa meravigliosa creatura che ha abbandonato tra le mie braccia il bambino che è svelandomi un poco dell'uomo che sarà.
Fortunatamente, come avevo promesso, in un paio d'ore il peggio è passato e una calmo respiro di sonno è di nuovo sceso in casa.
La mattina, con un irrilevante ritardo, il mio amore mi ha anche omaggiata del biglietto dimenticato per la festa della mamma:
"Mamma sei come un velo perchè hai le braccia morbide;
mamma sei come un 'aquila che cerca la preda perchè corri di qua e di là per noi;
mamma hai i capelli  come il grano dorato perchè li hai folti e biondi;
mamma hai gli occhi come perle perchè sono verdi come smeraldo;
mamma la tua bellezza mi rimarrà sempre impressa."
...il più bell'epilogo di una notte d'amore.



giovedì 10 maggio 2012

IL TRENO (DEI RICORDI)

Puoi passare davanti a un posto un' infinità di volte e non succede nulla.
Poi all'improvviso sei lì che guidi tranquilla e quel luogo, appena superato in macchina, ti prende e ti porta via.
E ti trovi a scendere dal treno, un vestito a fiori stropicciato dal caldo. Il treno una scatola di latta arroventata dal sole, nuovo e già consunto.
Cammini lungo il binario, che il treno è molto più lungo della stazione. E all'improvviso lo vedi.
E' sporco come non potevi immaginare fosse possibile. Marrone di terra, verde di prato, rosso di fragola, viola di pennarello. Dai calzoncini blu spuntano due gambotte, corte e cicce, che terminano in un paio di sandaletti con gli occhietti. La maglietta azzurra è forse ancora più sporca di lui.
E' eccitato e felice, e non si sa  se perchè ha visto la mamma o il treno.
E' estate, Patasgurzo, unico angelo del focolare, sta al lago con nonnaMi e Patamà fa avanti e indietro da Milano dove ha ancora un lavoro.
Un'altra vita. Un secolo fa.
Ed ecco che la strada ti richiama all'ordine, il cielo è grigio e una Patagnoma gorgheggia sul sedile posteriore.
Non credo di averle mai fatto vedere un treno....devo provvedere!


sabato 5 maggio 2012

DI POCHE PAROLE: GALATEO











Più che di poche parole, sta volta siamo proprio senza...14 mesi e mangia da sola con la forchetta...a momenti non lo fa Patasgnaffa!

mercoledì 2 maggio 2012

LA TENDA ROSSA

Sera, camera da letto. Una mamma tira fuori i vestiti per il giorno dopo. Un bambino biondo con il pigiama a quadretti si siede sul letto con il sussidiario aperto. Una bambina bionda con un pigiama a righe fa una capriola urlando, visto che due minuti prima stava morendo dal sonno. Una nana quasi bionda con una tutina a stelline gattona furiosamente da un letto all'altro lanciando stridule grida.
Il bambino biondo interrompe la lettura e chiede
"mamma, ma sesso è una parolaccia?"
la mamma sorride e senza neanche voltarsi dice
"no amore, certo che no" mentre le sue mani continuano  a piegare tranquillamente una maglietta viola.
" ma il sesso non quello per indicare un maschio o una femmina....l'altro. Un mio compagno ha visto una trasmissione in televisione si chiamava tipo 'Extreme sex' "...
le mani della mamma ferme sulla tenda rossa hanno uno spasmo, guarda un cielo tardivamente e inutilmente blu e sente la testa che comincia a girare. Forte.
Il bambino biondo tranquillo continua a parlare. La bambina bionda sorride e smette di saltare.
"mi ha detto che ha visto un uomo che metteva il pisello nella patatina a una donna e poi la baciava pure!"
Il sangue torna a scorrere più lentamente. La tenda rossa copre il cielo tardivamente e inutilmente blu e la mamma torna a sorridere.
"è tutto normale amore, il sesso è questo, ed è questo che serve per fare i bambini."
"che schifo, allora tu l'hai fatto e ben tre volte!"
"quando sarai grande, molto grande, non ti farà più schifo, non preoccuparti ora e già che ci sei non pensarci più",
Il bambino biondo torna a leggere il sussidiario. La bambina bionda si infila sotto le coperte, La nana quasi bionda viene portata a nanna ma urla poco convinta...forse ha altre domande da fare.