venerdì 28 settembre 2012

IMPULSO

Avrei un sacco di cose da fare. Un paio di progetti da portare avanti, un bucato da stendere, letti da rifare, un frigo in cui si sente l'eco, tre figli (ma siamo sicuri, davvero?). Invece sta notte la mia mente ha collegato il tavolino ovale che se ne sta tutto solo nella casetta in fondo al giardino, e lo spazio vuoto davanti alle finestra della sala. E oggi non pioveva, Patagnoma era al nido per tutta la mattina e il pennello aveva una voce suadente. E niente, ho ceduto all'impulso....















mercoledì 19 settembre 2012

IL TAPPO

Mai avuto nulla contro il ciuccio.



Patasgurzo ci ha messo un po' a prenderlo, e quando lo ha fatto la nostra vita è migliorata, almeno un poco.
Quando è nata Patasgnaffa l'ho guardata e le ho subito infilato un ciuccio in bocca. Più grande di lei. Per mesi nessuno aveva idea di che faccia avesse.
Il ciuccio era consolatorio, usato ma mai abusato e toglierlo non è stato un problema.
Quando il patasgnaffo di turno si è sentito pronto il ciuccio è stato gettato nel lago dove una fata lo ha trasformato in un guizzante pesciolino. 
Certo ancora adesso appena si distraggono si portano qualcosa in bocca, mani, capelli, magliette, telecomandi, braccialetti.... Ma diciamo che l'abbiamo scampata!
La prima cosa che ho messo nella valigia dell'ospedale per Patagnoma, e a cuor leggero, è stato il ciuccio. Ma lei non ne ha mai voluto sapere. Se per caso provavo a proporglielo mi guardava tra il perplesso, lo spaventato e l'infastidito.
A giugno quando ha cominciato il nido guardava incuriosita i suoi compagni, quasi tutti tappo muniti. E talvolta, con il loro sconcerto glielo strappava. 
Ma il suo interesse finiva lì.
A settembre quando ha ricominciato, tornata a casa il primo giorno si è fiondata sul suo cesto dei giochi, si è tirata fuori un ciuccio che giaceva lì solo e abbandonato e se lo è risolutamente cacciato in bocca.
E niente, Patagnoma ha cominciato ad usare il ciuccio. A diciassette mesi!
Chi diceva che i terzi imparano prima?


domenica 16 settembre 2012

OSSIGENO

Questo fine settimana Patamà e Patapà hanno mollato i Patasgnaffi, nella loro totalità, a un compiacente tandem, NonnaMi e Nonnafi,  e se ne sono andati a celebrare un matrimonio.

Non il loro, ma è stato un po' come se lo fosse... Un romantico b&b con tanto di baldacchino, una festa in un bellissimo giardino, con lucine e lanterne, e danze sfrenate  (di Patamà ovviamente).
Il giorno dopo una girovagar per colli tra cantine e bancarelle.
Un sole pieno di luce e un aria che sapeva già di frizzante. Quella luce un po' dolce e obliqua del primo autunno e il languore di un' estate nei suoi ultimi giorni.
Una boccata di ossigeno.

mercoledì 12 settembre 2012

Giorno Uno

Me li ricordo tutti i miei primi giorni di scuola. 


La prima elementare con il grembiule nero e il fiocco rosa fortissimamente voluto e assolutamente inutile. La cartella rossa con la patta in cavallino. La salita, il salone e Suor Mirella.
Il primo giorno delle medie e  l'abbigliamento concordato con l'amica del cuore. Golfino bianco ( golfino?) jeans blu scuro e scarpe in plastica traforate ( abbinate al golfino di lana.... Va beh avevo 11 anni, pietà ). Il parco da attraversare, l'odore del tasso e le file in giardino.
Il primo giorno del ginnasio, la magliettona rosa con le spalline imbottite, il pullman e l'alfabeto greco sulla lavagna.
Il primo giorno di liceo, una nuova città, pantaloni a fiori e compagni finalmente più alti di me ( e non ci vuole tanto! ).   




Oggi toccava a Patasgnaffa, emozionata da giorni, ridacchiava tra se.
Pensava a che giochi portare, ma quando le ho detto che non era una cosa possibile se ne è fatta anche una ragione.
Si è messa il suo zaino, più grande di lei e ha appiccicato al viso il sorriso dagli angoli inamidati.
Era pronta anche ad andare da sola e quando ha sentito la campanella si è fatta seria come un corridore ai blocchi di partenza.

Siamo stati tutti in palestra, un brusio fremente, ad aspettare che ogni chioccia chiamasse i suoi pulcini.

Li hanno legati con un sottile filo attaccato a un palloncino che lieve se li è portati via....

  
  

domenica 9 settembre 2012

LA CUCINA DI PATASGNAFFA

Quest'anno in campagna Patasgnaffa, grazie alle operose e instancabili mani di nonnAnto, ha avuto a disposizione uno spazio tutto per lei. Un angolo degno di una principessa. Una cucina realizzata con due comodini e un catino di zinco, un tavolino, una toilette con specchio e trucchi, una lavagna per essere maestra .... inutile dire che ha passato li' un sacco di tempo, organizzando pranzi e feste per cui doveva farsi bella.





Tutto perfetto, mancavano solo i fornelli che pero' ha realizzato lei stessa dorando dei pomelli e dei sottobicchieri...trasformandosi all'occorrenza in un inquietante bandito!



lunedì 3 settembre 2012

FINE ESTATE

Quest'estate è stata troppo calda, la salute troppo discutibile e la bolla in cui avevo galleggiato l'estate scorsa non è riuscita a gonfiarsi abbastanza.

E così ho vissuto momenti irrequieti, con mani impazienti che volevano fare ma incontravano solo quelle piccole e bisognose di Patagnoma.
E' successo cosi' che l'ultima settimana di Agosto ho preso i bambini e ho fatto una mini fuga nella, a sorpresa, vicina Versilia.

Il sole ancora caldo, ma più accomodante, un vento di sale, spiagge enormi e un'atmosfera un po' retró.
E le batterie si sono ricaricate e il naso si è spellato.

Al ritorno la festa di fine estate, mai come quest'anno così veritiera.

Doveva essere l'anno delle Olimpiadi ed era tutta l'estate che Patasgurzo pianificava squadre, perfezionava discipline e sognava il podio. Invece il freddo improvviso, le gocce di pioggia grasse e luminose hanno scoraggiato i più. E così eravamo in pochi, e per la prima volta in otto anni ho dovuto apparecchiare in fienile.




Eppure il tempo ci è stato amico e i bambini si sono anche buttati in una improvvisamente gelida piscina.


Come sempre il modo più piacevole di chiudere una lunga estate.