sabato 31 agosto 2013

PATANUGGETS

Patasgnaffa, come una vera principessa, adora sgranocchiare carne arrostita. Siano costine, rosticini, spiedini o coscette di pollo. Si imbratta di unto nericcio fin sopra i capelli, e come una vera principessa aspetta che una cameriera passi di lì e la lavi. Qui non ci sono cameriere.


Quelle che preferisce sono le coscette di pollo, ha una sua danza particolare per dare loro il benvenuto.
Patasgurzo invece non ama il pollo, neanche le coscette, sbocconcella pigro un po' di petto. Patagnoma dipende dai giorni, sgranocchierebbe volentieri le coscette, ma non ha ancora ben chiaro che le ossicine piccole strozzano persino i gatti.


Un pollo arrosto quindi per adesso ci basta, quando siamo in 4, anche perché Patapà sta dalla parte di chi non gradisce granché, quindi quando c'è lui neanche lo compriamo.
E non solo basta, spesso avanza. Avanza il petto, quello bello stopposetto, che metto in frigo e spesso me ne scordo.
Ieri invece ho fatto i Nuggets, come quelli che sbrana Patasgurzo quando va al fast food. Sì ogni tanto ci andiamo (senza Patapà, ça va sans dire), ci tengo molto alla malaeducation.


Ho preso il petto stopposetto, ci ho aggiunto del pancarrè ammollato nel latte, un po' di sale, qualche foglia di menta e ho frullato il tutto.
Poi ho fatto delle polpettone un po' brutte e schiacciate (solo perché scenografico, ovvio) e le ho passate nel pan grattato. Le ho pucciate nel latte e le ho rimpanate. Poi le ho fritte per poco, quel che basta perché diventassero dorate.



Patasgurzo ha detto che non c'entrano niente con i nuggets e si è rifugiato in letture vintage, ma ormai se un ricetta non è fallimentare tendo a non divulgarla.



Comunque sono buoni.



sabato 24 agosto 2013

7 ANNI

Ormai è fatta. Ormai ti sei accorta che compiere gli anni ad Agosto è un pacco. Colossale. Te ne sei resa conto, ma non hai ancora ben capito il perché. E ricordi compleanni con un sacco di amiche che non ci sono mai stati.
Quest'anno hai avuto una festa a Giugno, con le bambine vestite da principesse per due secondi, e i maschi che non hanno mollato la spada e il mantello fino alla fine.
Ma Giugno è una vita fa e quindi non conta. A quanto pare.
E così hai passato ogni singolo giorno di questa lunga estate a pianificare dettagli, travestimenti e invitati. Che sarebbe stato impossibile avere, cosa che ti ho spiegato ogni volta, con le lacrime agli occhi, prima per la tua tristezza, poi perché non ne potevo più.
Ti ho spiegato fino alla nausea che tutti sono in vacanza, anche noi. Ma che saremmo stati tutti con te, compreso il Nonnoro, la Nonnanto e la Cecia, felici di spegnere con te le candeline, di riempirti di baci e di regali. E poi saremmo andati tutti al Luna Park. Un compleanno discreto in fondo.
E invece le cose sono andate diversamente perché il Luna Park se n'è andato via prima, in compenso però due amiche le hai avute, e anche se il numero non è elevato poi la festa è durata tutto il giorno. Come per una vera principessa.
Come una principessa ti sei svegliata spacchettando regali e poi hai fatto una passeggiata in un paese dove fate e principesse ti guardano dalla finestra.


Poi hai fatto un pic hic. Davanti alla televisione. Con un grande giardino fuori e un bel sole, ma contenta tu.


Il pomeriggio hai inaugurato un piccolo bar sotto il sambuco e a noi clienti assetati hai offerto acqua e menta e muffins di cioccolato bianco, perché bianco è più chiccoso.



La cena l'hai scelta tu, e ti sei divorata un'orrida montagna di bastoncini di pesce.


Con il fiato che ti è rimasto hai spento ancora altre candeline, con i nonni e Patapà che è scappato un giorno prima dal lavoro solo per te.


E anche se oggi volevi vedere fuochi d'artificio che non ci sono, e la tua amica è andata via, e tu sei triste perché "anche se bisticciavate ogni tanto, le vuoi un gran bene", in fondo non mi sembra tu abbia passato un brutto compleanno.
E prometto di sforzarmi sempre di renderteli speciali, fino a quando potrai davvero fare una grande festa con i tuoi amici, perché sarete in vacanza insieme.
Ma per adesso lasciati coccolare ancora come ieri chedopo tutta la lunga giornata, mi ti sei quasi (sottolineo quasi) addormentata in braccio mentre ti raccontavo di che meraviglia minuscola tu fossi sette anni fa, e di che meraviglia stupendosa tu sia ancora adesso. Tanti auguri amore mio.


mercoledì 21 agosto 2013

PATATERAPIA

Io sono una persona fondamentalmente pigra. Ma sono anche molto testona e tendenzialmente bastiancontraria. Quindi se mi rendi impossibile fare una cosa, mi viene una voglia irresistibile di farla. 
Il piano della vacanza in campagna prevedeva un po' di lavori in casa. Ragion per cui sono andata all'Ikea, ragion per cui mi si è bloccata la schiena.
Ma dopo un paio di giorni mi sono accorta che in piedi stavo meglio che seduta o sdraiata. Ma stare in piedi e basta, converrete, è noioso. Quindi ho ricoperto di spray il ricopribile 





Ricoperto di carta una sedia, le maniglie della cucina, e per favore portatemi via la
carta che temo di avere un comportamento ossessivo compulsivo. 





Ho ridipinto le lampade e ricoperto il divano



Ho riverniciato e ricoperto i tavolini e la cucinetta delle bambine.





Ho costruito capanne, che ogni sera devo smontare.
Perché sono anche un po'masochista. 


In un giorno di pioggia ho dipinto la cornice di una porta e un carrellino. 




Dopo l'incidente di Patagnoma la mia schiena è andata miracolosamente a posto, non so se per merito della poltrona dell'ospedale o per l'adrenalina.
Però ero anche un po' stressata. E così ho dipinto il tavolo da pranzo. 






Ora dovrei dipingere questo gioiellino, ma sto bene e sono rilassata....



venerdì 16 agosto 2013

BOLLETTINO MEDICO

Perché quest'anno va così. Il trionfo delle #cacanze. Ho iniziato io, perché come madre devo dare il buon esempio. E
come blogger ho manie di protagonismo. 
Per prima cosa c'è quindi stato il mio mal di testa, martellante e senza fine. Apparentemente, perché dopo più di un mese e mezzo è miracolosamente cessato. Peccato che io fossi ormai ridotta a camminare come una vecchia di 104 anni ( o come una donna incinta, fate
voi, è uguale) da un colpo della strega che per non lasciarmi sola mi ha regalato una lombosciatalgia. Grazie.
A un certo punto gli antiinfiammatoriantidolorificimiorilassanti hanno iniziato a far effetto. A proposito, me li ha prescritti un fisiatra molto gentile che durante la visita mi ha chiesto da quanto portassi gli occhiali, se avevo mai messo plantari, se avevo subito interventi e se avessi fatto ortodonzia. Un sì a ogni domanda. Però poi mi ha chiesto se il dentista mi avesse vista svestita. #nomatipare? Ma vi immaginate la scena? "Dottore ho male a un molare.""prego si spogli" (sì, lo so che è pratica buona e giusta, sebbene rara, ma comunque immaginare la scena fa ancora ridere. A me perlomeno).
Comunque, dicevo che iniziavo a stare un pochino meglio, per fortuna perché, così di punto in bianco a Patagnoma è venuto un febbrone, che si è portata in giro insieme a un sorriso. Adorabile.
Il giorno dopo è stato il turno di Patasgurzo, meno sorridente e decisamente delirante. So che è brutto da dire, quando delira ormai rido, ma forse lo faccio per esorcizzare la paura. Forse.
Oggi era il turno di Patasgnaffa che non vedeva l'ora di mangiare davanti alla tv e dormire nel lettone. Anche lei.
Però stamani aveva solo un po' di mal di gola e allora siamo andati al parco giochi.
E allora le due sorelle di sono messe ad andare sul dondolo. Divertente fino a che Patagnoma non è andata giù come una pera, battendo schiena e nuca. 
Un bel pianto e via verso casa che era l'ora di mangiare.
Però ha cominciato a vomitare, e poi ad abbioccarsi. E allora via verso l'ospedale con Patapà che guidava come Niki Lauda.
A un certo punto ho avuto la certezza
di arrivare in ospedale. Da morta però! Certi sorpassi al pelo che potrebbe riciclarsi come stunt-man, mentre io agitavo uno straccetto bianco come in un film anni 50. (Per chi se lo chiedesse avevo il vestito adatto).
Dopo questo viaggio fulmineo è stato bello arrivare in ospedale dove nessuno ci è venuto in contro come in ER. Anzi, ci è stato chiesto di aspettare, poi ancora aspettare e poi riempire i moduli al computer. Dopo quasi mezz'ora finalmente è arrivato un dottore. E ci ha fatto ricompilare moduli e anamnesi. Ovvio. Avrei smontato l'ospedale mattone via mattone. Ovvio.
La piccola sembrava sufficientemente reattiva, ma hanno deciso di tenerla in osservazione.
La pediatra del turno successivo, meno convinta che tutto andasse bene, ha deciso che ci voleva una Tac.
E siamo entrati nel vortice di prelievo, buchi e sedazioni. Patagnoma è diventata rabbiosamente reattiva, #pornana. 
Fortunatamente la Tac è risultata negativa, ma vista la disidratazione dovuta al continuo vomito, abbiamo vinto una notte in ospedale.
La dottoressa è stata molto gentile e, stupita che annuissi spesso e che talvolta anticipassi le sue parole, mi ha chiesto se fossi una sanitaria. Non ho avuto il coraggio di dirle che non mi sono persa una puntata di Greysanatomy, e che lo so benissimo che aspettando la Tac si è imboscata con il radiologo.
Ora Patagnoma, cucciola bellissima, dorme, con una farfallina blu posata fastidiosamente su una manina.
Io ho sono spaparanzata su una fichissima poltrona verde, e non sono mica tanto sicura che sarò in grado di alzarmi! Patasgnaffa ha la febbre, ma sono sicura abbia trovato chi la
stravizi.
Ps. In tutta la giornata, tersa di sole, ovattata di silenzi, e sfregiata dalla tensione un grazie a Giovanna, che solo vedendo una foto in Instagram, e conoscendomi appena, si è precipitata
in ospedale. Purtroppo eravamo giù a fare la tac.
Chi dice che internet è senza cuore 
non capisce proprio niente.


giovedì 8 agosto 2013

PATAPOST: CONCERTO

Dopo vario peregrinare in giro per la penisola, annessa anche fuga dall'ultimo soggiorno marittimo, causa rottamazione imminente della sottoscritta, siamo tornati brevemente a casa, per permettere a sapienti mani osteopate di cercare di rimettermi in piedi.
Si' perche' una volta che sprofondo nel divano, grazie a una strega che mi colpi' (tale Expedit del regno legnoso di Ikea), difficilmente ne vengo fuori.
E di questa mia condizione ne hanno approfittato biecamente i Patasgnaffi&friends aka DubleLapo&sisters allietando il mio pomeriggio.
I video fanno schifo, la musica fa accapponare la pelle ma i testi secondo me, sono degni di nota. Troppi antidolorifici?

FINE DELLE VACANZE
oh yeah, oh yeah
Siamo tutti qui non ci stanchiamo mai (x2)
Siamo tornati
Saltiamo, balliamo, siamo scatenati
Siamo piu' forti, facciamo festa
Ci montiamo la testa
Ci Divertiamo
Siamo tutti qui non ci stanchiamo mai (x2)



L'ESTATE

E' sorto il sole
Tutti ballano e cantano!
Vado incontro al futuro, butto via il passato
E' estate ormai,
Voliamo verso il mare,
Facciamo il bagno di notte
La la la la


LA SPIA E L'ASSASSINO

AAArriva - l'Assassino - ci uccidera'- con il coltello ci scannera' -ci obblighera' a confessare dove i soldi nascondiamo
La Spia mi seguira' - non avro' piu' segreti - cerchero' di fuggire ma lui mi seguira'



LA CENA CON GLI AMICI

Sono arrivato, ci siamo tutti
Dal poliziotto al bimbo neonato
Dal trovatello al tizio con l'ombrello,
Dal barista al rabbioso camionista
Non c'e' niente di meglio che
La cena con gli amici (x2)
(siamo noi i suoi amici)
C'e' quello che ha la fidanzata
Quello che ha fatto una bella camminata
Quello che guida il battello
Quello che ha un pipistrello
C'e' lo sportivo 
E quello che vende il detersivo

Non c'e' niente di meglio che
La cena con gli amici (x2)
(siamo noi i suoi amici)



LA PANTERA ROSA

Inacciuffabile, introvabile
E' una leggenda, ma io ci credo
L'avvistero', la catturero,
E' la Pantera Rosa (x2)\
Mi sono addentrato nella foresta
E sento un rumore di festa
L'ho vista, una sagoma rosa
Ho capito la' con la sua bella posa 
E' la Pantera Rosa (x2)\