sabato 8 ottobre 2011

TRASPORTOFOBIA

Patamà era una bambina dotata di una cetra dose di coraggio.
Volteggiava su travi, faceva il bagno in mare aperto e aveva anche smesso di temere i vampiri.
Ma un certo punto la fifa blu, come un fumo sottile si è impossessata di lei.
La sua paura, i mezzi di trasporto.
Il treno il più sicuro, perchè a questo mondo bisogna avere delle sicurezze.
La macchina (ma la teme solo in autostrada) utilizzabile, perchè alla follia bisogna pur costruire argini. L'aereo tabù.
Non è nota, neanche alla proprietaria, l'origine di questa paura.
C'è chi scuote la testa e dice che sono i figli, che è la maternità. Sarebbe bello dar la colpa ai Patasgnaffi, ma la fifa blu è arrivata prima di loro.
Fortunatamente non influenza più di tanto la vita della patafamiglia. Basta avere dei piccoli accorgimenti.
Patamà si sposta volentieri in treno temendo solo i pidocchi (se frequentate un regionale potete capire), e acconsente placidamente a che lo facciano anche gli altri membri della famiglia.
Viaggia in macchina sempre, ma quando arriva è sollevata. Permette agli altri membri della famiglia di viaggiare anche senza di lei, ma quando arrivano devono telefonare per toglierle un peso dal cuore.
Su un aereo ci sale solo se è costretta e mai e poi mai permetterà ai suoi bambini di farlo senza di lei (forse un giorno dovrà farlo....forse).
Un problema sono poi le gite scolastiche. Patamà freme di gioia e aspettativa ogni volta, perchè ricorda essere eventi bellissimi. Ma sapere un suo Patasgnaffo affidato alle ignote mani di un autista di pulman la rende nervosa e ansiosa ogni volta. Ogni volta l'orrido desiderio di non mandare in gita il povero malcapitato le passa per la testa e neanche tanto velocemente.
Ieri era il turno di Patasgnaffa e le strade del mondo erano spazzate da venti gelidi e impetuosi.
Patamà ha tenuto tutto il giorno il cellulare al suo fianco. E questo è un evento incredibile, considerando il fatto che era anche carico. Ha sorriso, chiaccherato, mangiato dissimulando alla perfezione il suo disagio. ma ha cominciato a respirare davvero solo dopo le quattro e mezza!

6 commenti:

  1. Ma anch'io sono diventata ansiosa! Saranno i figli davvero. Non li lascio andare in macchina con altri, mi fanno paura gli autobus, non andranno mai in scuolabus (ho visto come scorrazzano!). In aereo ho paura di lasciare quattro orfani (infatti dico a mio marito che dobbiamo prendere aerei diversi...). Ecco... il cellulare me lo dimentico sempre. Mi è scaduta la scheda per mancata ricarica! Buon fine settimana!

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  2. son tutte uguali le mamme del mondo....(cantata) ;-)

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  3. Facciamo come con mia mamma allora: prendo l'aereo, arrivo lì, ti impacchetto (con figli e consorte a seguito ovviamente) e riprendiamo l'aereo immediatamente. Poi sull'aereo di stordisco con alcolici di vario tipo e ti rimbabisco con una raffica di serie TV tipo Gossip Girl o peggio e poi quando arrivi non ti ricorderai nemmeno di aver preso un aereo e ti renderai conto che l'aereo è infinitamente più sicuro di una macchina nel traffico di Nairobi.
    Compro il biglietto??

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  4. ...sono tutte uguali le mamme...e anche le zie!!! Cara Gaia condivido tutte le tue paure...non guido su strade che richiedano una velocità superiore a 50 km/h e se lo fanno gli altri sto sempre a frenare e a controllare le altre auto...mi costringo a prendere l'aereo perchè amo troppo viaggiare ma respiro solo dopo l'atterraggio...in nave butto sempre un'occhio alle scialuppe e scruto il mare in cerca di un'onda anomala manco fossi Capitan Findus...il treno lo ritengo sicuro ma se mi capita di prenderlo in India la mia certezza traballa insieme ai vagoni...e quando i miei nipoti partono per le vacanze o per una gita...bè fuori sembra tutto normale ma dentro sono tutta attorcigliata...e pensare che per loro sogno una vita piena di viaggi meravigliosi e di avventure...bè...però...magari con "zia al seguito"!!!

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  5. Fjunur, cosa ti inventi allora per il tragitto aereoporto casa?
    Cristina, meno male che non sono zia allora!!!
    Cooksappe, :-)
    Domenica gita in città. Patasgnaffo sul sedile nel baule (o come dice Patasgnaffa nel garage)....madre eroicamente incosciente mi sono anche addormentata....guidava Patapà però!

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