giovedì 21 ottobre 2010

IL VIGILE

Stavo godendomi un indispensabile sonnellino postprandiale quando un trillo mi ha risvegliato e costretto ad asciugarmi la bava che mi colava sul mento. Mi sono avventata sul telefono chiedendomi come mai avesse suonato una volta sola....ovviamente era il citofono. Spettinata, stropicciata e senza occhiali che avrebbero un po' nascosto le sbavature del rimmel, sono rotolata giù dalle scale e ho risposto all'apparecchio che mi aveva strappata dal sonno. Dall'altra parte un individuo mi si e' presentato come il vigile. Ora, io sono una brava bambina, dai lunghi capelli biondi e lo sguardo innocente, incapace di dire bugie, non per moralità esemplare ma perché mi farei subito scoprire, e per la medesima ragione, incapace di commettere atti illeciti....ma le forze del' ordine in ogni loro declinazione mi gettano sempre nel panico. Quindi, già conciata com'ero mi sono fiondata al scalza al cancelo dove ho trovato un vigile, abbastanza cortese, che mi porgeva un' ingiunzione di pagamento del comune di Milano...Guardo la cartella.....non avevo pagato l'ultima rata dell'asilo nido di Patasgurzo ( e chissà se poi e' vero!). Ma porca miseria non potevano aspettare ancora qualche anno ( Patasgurzo e' in terza elementare) così avrei potuto chiedere i soldi direttamente all'interessato?

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