domenica 28 novembre 2010

FREDDO

Ci siamo svegliati che la neve scendeva lieve e qua e la' attaccava pure. Ci siamo messi in macchina e avvicinandoci a Milano l' abbiamo vista lentamente scomparire ed essere rimpiazzata da una sottile, gelida pioggerellina. Ci siamo divisi tra negozi nonneschi, commissioni da amici, merenda di compleanno e degustazione di vino ( chissà a chi e' toccato lo spupazzamento minorile e le prime tre voci? ) . Comunque ci siamo divertiti, le case erano surriscaldate ( evviva!) e abbiamo anche preso la sottopolitana ( evviva proveniente da sotto il metro e venti).
Pero' fuori per strada faceva proprio freddo, le guance dei patasnaffi sembravano due mele.....e gli occhi del Patasgurzo due ciliegie.....e questo non e' propriamente un bene! l ' ho subito accusato di avere guardato troppo il computer della nonna, ovviamente più dannoso del nostro, ma lui mi ha gentilmente spiegato che era il freddo che gli faceva venire gli occhi rossi ( e come spiegazione mi va anche bene ), che gli si infilava su per i pantaloni e poi risaliva fino a fermarsi agli occhi, rendendoli rossi....( incontestabile direi ).

lunedì 15 novembre 2010

LA VERSIONE PATASGNAFFA

Come già era successo a Patsgurzo, Patasgnaffa va in un asilo cattolico, non abbiamo alternative, in zona o così o a casa (!!!!!!!!!!!!!!!), e comunque in quell'asilo ci andrei anche io; amo così tanto quelle maestre che ho fatto un terzo figlio solo per non doverle perdere.
Pero' l'impatto dell'educazione religiosa non supportata in casa sortisce dei bizzarri risultati.
Patasgurzo mi snocciolava preghierine spacciandole per poesie, e rimase sinceramente colpito quando scopri' che anche io conoscevo Gesù e famiglia ( altrimenti detta sacra). Gli spiegai che era un tipo abbastanza famoso e più o meno fini' li'.
Patasgurza, da brava donnina parrebbe più pia (d'altronde io alla sua eta' sognavo di fare la suora.....avevano lunghe vesti a più strati, una vera chiccheria), e mi intima di pregare prima di ogni pasto. Tuttavia la preghiera, dopo un corretto segno della croce, sembra più una creazione futurista, ricca di onomatopee...Pim pim pum...Ieri si e' prodotta in un ave Maria che testualmente recitava così: Ave Maria piena di grassi....Anche della storia sacra ha una sua versione, che comprende un personaggio di nome Gesup nipote di Maria e orbo di padre e madre. Oserei dire che a tutt'oggi la laicità della famiglia non e' in pericolo!

martedì 9 novembre 2010

MENU' PER BAMBINI

Sabato abbiamo accompagnato Patapa' in una spedizione enologica. Solitamente preferisco mandarlo da solo, le cantine non sono quasi mai un paradiso per bambini, non sempre sono sperse tra vigne incantate, sono buie e piene di oggetti che sarebbe meglio non toccare.
Ma questa volta la meta era vicina e saremmo stati in compagnia.
Sorvolo sulla visita in se, di scarso successo per patama' e prole, ma abbastanza soddisfacente per patapa'. Mi concentrerei piuttosto sul pranzo, consumatosi all' interno di una torre medievale. Gia' un successo perché suggestivo, perché provvisto di uno stuzzicante ed appagante menù e da una bella carta dei vini ( così disse il sommelier!). Ma la sorpresa e' stata trovare un menù per bambini, cosa non proprio comune in Italia, e che menù! La solita pasta al pomodoro, ma pasta all' uovo tirata a mano. la solita cotoletta con patate, ma erano due croccanti cotolettine adagiate su un letto di croccanti patatine al forno. Una meraviglia. E non finisce qui, a un certo punto gli irrequieti bambini, che si sono alzati da tavola ( incredibile, non succede mai!), sono stati dirottati in una saletta attigua e dotati di carta e pastelli ( li avevamo anche noi, ma non avevano lo stesso appeal ), cesta dei giochi e amorevoli, ma ferme cure dei camerieri di passaggio.
I genitori si sono goduti un ottimo pranzo in tranquillità e alla fine non hanno neanche speso tanto.
I bambini erano felici e i camerieri un poco esausti.....se solo sapessero che abbiamo intenzione di tornare tutti i sabato!....

sabato 6 novembre 2010

UN FRATELLO INNAMORATO

Patasgurzo che da anni ormai snobba il genere femminile si è innamorato. Va in giro con sguardo ebete, ogni tanto si illumina e sorride al mondo, pensa solo a lei , parla solo di lei, anche la maestra mi ha detto che in questi giorni è radioso.
Patasgurzo si è innamorato di sua sorella. Purtroppo non della Patasgnaffa, ma di quella meno ingombrante, ancora ingabbiata nel ventre materno, inabilitata a qualsiasi tipo di rompiscatolaggine....la bambina ideale insomma!
Le ha dato già un nome, e prevedo sarà dura liberarsene, la saluta ogni volta che la vede passare, la bacia e la abbraccia, la misura e la vezzeggia. Patamà in quanto mero contenitore a stretto contatto con queste effusioni, ma esclusa, non nasconde troppo la sua gelosia!
La cosa però più struggente sono le implicazioni dell'amore. Le preoccupazioni. Patasgurzo a quanto pare è stato segnato più del previsto dalla strada tortuosa che ha portato Patasgnaffa tra noi. Una madre distratta che perdeva bambini, e una sorellina incerta fino alla fine se unirsi a noi o folleggiare per sempre nell'Isola Che Non C'è.
Appena ha saputo che Patamà era incinta le ha chiesto come mai non fosse a letto e chi sarebbe andato a prendere Patasgnaffa all'asilo ( visti episodi precedenti probabilmente pensa che per lui sia giunta ormai l'ora dell'indipendenza!). Continua ad accarezzare la pancia materna parlando sognante della sua abitante, ma aggiungendo sempre il SE davanti alla sua nascita.
Questa mattina ha intimato alla sorella parlante di non svegliare la mamma che dormiva (olè) : "non osare svegliare la mamma, non lo sai che è incinta, ma tu la vuoi o no la sorellina, allora resta qui.....guarda che ti picchio....!" A quel punto si è dovuto alzare...Patapà!
Mi rendo conto solo adesso che una gravidanza serena ( e speriamo che duri a questo punto) era quello che ci voleva a me, ma anche al mio piccolo uomo, futuro padre (magari).

venerdì 5 novembre 2010

FINALMENTE UN PO' DI ENTUSIASMO

Era estate, i bambini erano in montagna con la nonna, tutto sembrava quieto e facile.
I patagenitori si sono rilassati e hanno immaginato che un terzo figlio non fosse poi una cattiva idea. In effetti non si sono limitati a pensarlo, altrimenti non saremmo a questo punto!
Il girovita di Patamà ormai è difficilmente occultabile dalle tende sahariane che ultimamente ha spacciato per "stile personale", e pian pianino il mondo è venuto a sapere che i patasgnaffi, se tutto va bene saranno tre.
Le reazioni alla lieta novella sono state sempre controllate e improntate su una gioia perplessa. Perplessi invero e per primi erano i patagenitori, che continuavano a domandarsi in che guaio si fossero cacciati, proprio ora che la vita cominciava a essere leggermente in discesa!
Insomma questa creatura, che appartiene al genere femminile, era ovviamente benvoluta ma non si era ancora beccata un vero applauso.
Ieri sera la notizia è stata data ai due Patasgnaffi (prima che lo venissero a sapere dal panettiere!).
Hanno scrutato un'orrida ecografia in 3D, in cui solo un cuore di madre può vedere un tenero cucciolo, pensando che fosse un cervello, un uomo primitivo, un rombo (le nozioni geometriche di Patasgnaffa sono molto vaghe....dovremo rileggere qualche libretto prima infanzia e ripetere insieme: rombo giallo, triangolo verde...) e il futuro....A parte il rombo le altre ipotesi non erano così sballate!
Al disvelamento dell'arcano Patasgurzo è scoppiato a urlare, saltando sul divano e ballando per la sala. Non l'ho visto così felice neanche quando ha ricevuto il nintendo!
Patasgnaffa è scoppiata a piangere, ma solo perchè non aveva capito niente...Poi ha sgranato gli occhi e mi ha denudata per vedere la sorellina.
E' stato un momento in cui la gioia che riempiva la sala era così tanta che avremmo potuto mangiarla per cena ed esserne sazi per mesi
E' stato il primo momento (ma non l'ultimo si intende) in cui è stato chiaro che il nostro azzardo non era altro che la cosa giusta da fare.
E' stato il primo applauso a scena aperta che si è presa la Patagnoma....ed era ora!