mercoledì 26 dicembre 2012

IL NOSTRO NATALE

Il pomeriggio del 24 una Patamà sull'orlo di un esaurimento con un tremor da pacchetti in stato avanzato, carica in macchina due patasgnaffi agitati come babbuini e una stordita dalla confusione che la circonda. Un Patapà in odor di santità si mette alla guida. I successivi cinquanta minuti assomigliano abbastanza all'idea che Patamà ha dell'inferno e i suoi nervi vanno definitivamente in pezzi. L'anno prossimo una confezione di bromuro potrebbe essere il dono più gradito. Arrivati dal nonnoRo, l'atmosfera rilassata, elegante e accogliente ha un effetto rilassante, quanto meno sulla genitrice, ma in fondo i miracoli a Natale non esistono... O era il contrario?

La notte scende fredda e scura anche sulla patacasa e babbo natale inspiegabilmente riesce ad entrare nonostante la palese assenza di camino.
E così il giorno di Natale è tutto uno spacchettare, guardare appena, accantonare, passare al successivo.

Fino a che non è il momento di mettersi a tavola. Anche qui la pace è relativa e c'è sempre qualcuno che non è seduto al suo posto!
Fortunatamente il primo pomeriggio vede la piccola dormire, e i grandi affacendati dietro i nuovi giochi.
Una breve sosta sul divano e la patafamiglia, pacchetti alla mano, è già pronta per il terzo round.

Di nuovo in città, dove le nuove generazioni familiarizzano.

Quel che era rimasto vuoto nella pancia, ben poco, viene riempito, e di nuovo i cinque, non si sa bene se eroi o pazzi, si rinchiudono nuovamente nella scatola di latta con le ruote e proseguono il viaggio, stavolta verso sud. Babbo Natale regala a Patamà un lampo di genio, e i bambini vengono ipnotizzati dalla Pimpa che fa capolino da un quanto mai provvidenziale iPhone.
La notte è nuovamente calata, fredda e scura. Ma lucine mostrano la strada ai nostri pellegrini che finalmente trovano riposo ( dopo aver rifatto 4 letti, pulito per terra e lustrato il bagno, ma questo sarebbe un finale meno poetico)

E il vostro Natale è stato più riposante?

Le foto sono messe a cavolo, indovinate voi dove dovevano essere! Buon divertimento! ;-)

martedì 25 dicembre 2012

PATAVVENTO giorno ventiquattro

E adesso ci siamo davvero.
È questa la notte in cui le renne volano e i bambini dicono di non dormire, ma crollano con i piedini che sbucano da una coperta. In cui il freddo sa di zucchero e cannella, i ricordi si scartano e se ne impacchettano di nuovi.
La notte dei volti conosciuti, dei sorrisi regalati e della trepidante attesa.
E adesso ci siamo davvero. Natale è arrivato.
Un sacco di auguri a tutti voi. Un bacio leggero, un cioccolatino, un sorriso e un sogno incartato con carta a pois!
Patamà

martedì 18 dicembre 2012

PATAVVENTO giorno diciotto




AFFETTUOSITA' GNOMICHE

Non è bello fare paragoni lo so, ma è lampante che la piccola gnoma di casa, oltre ad essere un'incredibile testona, è anche la più affettuosa. Non che i fratelli non lo siano, ma sicuramente non lo erano così alla stessa età.
Lei ama, soprattutto quando è malata, starmi spalmata addosso, letteralmente. I punti di contatto tra i nostri corpi devono essere il numero più elevato possibile, se ci mettessero sotto una doccia, probabilmente, alcune parti resterebbero asciutte. Nel lettone segue i miei movimenti come una calamita, una sorta di balletto in cui riesce a non staccarsi mai.
Ogni volta che lascia una stanza si premura di salutare con baci volanti i presenti, ma anche gli assenti.
Come un gatto decide che è l'ora delle coccole e ti balza in braccio mettendosi comoda. Se sono distratta con mano ferma mi costringe a guardarla, piantando in suoi occhi verdi nei miei (occhi verdi). Dispensa pochi baci, spesso senza schiocco, ma tanto sa che poi ad ognuno segue un mio ululato felice. Adora fare nasonaso, frugarmi tra i capelli, e frullare, leggere come farfalle, le sue di ta sulla mia faccia. Getta in dietro la testa e già sorride perchè sa che il mio naso affonderà nel suo collo, morbidissimo e caldo, e alei questo piace un sacco.
Ieri sera è andata da NonnaMi perchè io ero cotta come una ribollita, e anche se ho dormito bene, un poco mi è mancata....

PATAVVENTO giorno diciassette

venerdì 14 dicembre 2012

PRIMO GIORNO DI NEVE


Ecco, io che ultimamente giro con l'iphone incollato alla mano, in preda a una scattite compulsiva, questa mattina non ce l'avevo.
Questa mattina, ovattata di bianco, con la mansarda quasi buia per la neve sull'abbaino. Questa mattina quando ho arrotolato la tenda e ti ho chiamato, per presentare ai tuoi occhi, più consapevoli dell'anno scorso, un mondo in maschera, travestito di cotone e zucchero filato. Un mondo ricoperto di neve. E tu, che mai mi deludi, hai sgranato i tuoi occhi, così simili ai miei e il tuo sorriso, lentissimo e enorme, ha rischiato di scioglierla tutta quella neve.
Poi ti sei lasciata portare al nido e abbarbicata tra le mie braccia, la guardavi da lontano. Ma all'uscita l'hai voluta toccare, te l'ho lasciata mangiare e hai detto ancora. E hai detto neve.
Ti sei persa tua sorella a scuola finita, e le corse e le grida in un cortile pieno di bimbi e palle volanti.
E forse non hai visto neanche il pupazzo che ha fatto tuo fratello, grandissimo e bellissimo, perchè è così che lui sta diventando, visto che ormai era buio, e ancora una vota non ho potuto scattare...ma domani te lo faccio vedere, prometto.

PATAVVENTO giorno quattordici




PATAVVENTO giorno tredici




lunedì 10 dicembre 2012

AFFITTASI....la casa natale di Patasgurzo...e scusate se è poco!



In questi giorni ho passato parecchio tempo nella casa di Milano, e ve ne sarete anche accorti, visti gli svarioni nostalgici.
Ho dovuto sistemarla un po' perchè gli inquilini se ne sono andati e ora la casa cerca qualcun'altro che la tenga occupata.
Però non è stato facile perchè un angolo del muro, una riga sul pavimento, un raggio di sole, un suono lontano, un granello di polvere, un nonnulla mi distraevano riportandomi indietro nel tempo...e caspita, tredici anni fa ero molto più agile!
...Il trasloco fatto  a piedi, perchè dalla casa di fronte. Gli amici accorsi ad aiutare, giovani, spensierati, molti ancora con la testa sui libri.
I quadri appesi, e i cuscini sul divano entro sera, perchè sono sempre stata un po' psicolabile e lo ricordo ancora, ero molto più agile.
Il divano rosso su cui abbandonarsi la sera appena tornata dal lavoro, le cene tardi con Patapà, con un amica, con tanti amici, da sola.
Sophia il cane a macchie, Mina la gatta pazza, Lisa la gattina famelica e indistruttibile.
La casa voluta, pensata, perfetta.
Dalla camera da letto già vedevo con gli occhi del cuore, una bambina bionda che correva nel lettone la domenica mattina, i suoi riccioli al vento, i piedini scalzi, l'orologio che segnava le dieci....un sogno mai realizzato, dai biondi riccioli all'ora dell'orologio! La vedevo crescere, io invecchiare, e sentivo l'odore di minestra e le voci dei nipoti.
Lì invece è arrivato Patasgurzo, biondo, liscio, minuscolo e insonne. La luce gialla dei lampioni e le sue urla accompagneranno per sempre la memoria dei patagenitori.
Lui grande, primo e immenso amore qui ha mosso i primi passi, fatto i primi canestri (prima dei passi in verità), acceso mille e mille volte l'amata luce, cercato la luna fuori dalla finestra e montato una "gru gialla, alta, alta, alta".
Ma poi la vita, incalzante e sorprendente ci ha portato via.
Ed è arrivato Marco, che non riusciva a dormire e si è comprato materassi nuovi. Poi una ragazza francese, mai vista, che però aveva una bella canottiera verde...adesso è mia! E poi Ariane, Michele e la pelosa Nina. I miei preferiti, e non solo perchè amici, perchè con loro la casa è diventata ancora più bella, ma perchè hanno regalato a quelle mura la gioia di sentire le grida e le risate di una piccola, nuova e profumata Viola. infine Anna e Andrea, giovani e distanti.
Adesso è bianca, silenziosa e in attesa di vivere nuove voci, di respirare nuovi odori, di sperimentare nuove geometrie....
....avete capito che dovete aiutarmi ad affittarla!?

PATAVVENTO giorno dieci

PATAVVENTO giorno nove

venerdì 7 dicembre 2012

PATAVVENTO giorno sette

NOSTALGICA

È una sera strana. Passeggio per le strade di Milano. Sola. L'aria é fredda, tersa, sembra quasi pulita. C'è gente in giro, non tanta, passi svelti, mani nelle tasche. Tacchi alti e giubbotti slacciati. Coppie che parlano tra di loro, passi avanti e in dietro con un telefonino. Fiato corto, corsa e lento camminare.
Io galleggio, un bel film ancora negli occhi, un sorriso sulle labbra e un po' di nostalgia nel cuore.
Penso ai miei bambini, a come saranno raggomitolati nelle coperte, al cortile silenzioso e alla brina che piano piano ghiaccia. Al lampione giallo e alla strada lucida.
Ma penso anche a quello che è stato , agli stessi passi calcati quando loro non erano neanche un illusione. Alle notti di dicembre, in bicicletta veloce e la gioventù chiusa negli stivali. Alle infinite possibilità che non sapevo di avere, alla libertà, ceduta per un tesoro.
Penso che vorrei essere come quel gruppo di ragazze che mi supera, ma lo sono già stata e non lo sapevo. Penso che vorrei essere come quella mamma che mi passa accanto in bicicletta, ma forse ha la faccia troppo stanca. Penso che vorrei tornare a casa, ma anche che questa è ancora un po' casa mia.
Ed ecco che alzo gli occhi, e unica illuminata è lì, la finestra della mia vecchia casa. Quella dove avevano vissuto la ragazza bionda e il ragazzo magro con la barba. Il soppalco c'è ancora, ed è lì ancora la cucina; ma la balaustra in pino è stata sostituita da qualcosa di trasparente, le travi sono a vista e c'è un tocco di blu sulle pareti.
A tavola ci sono il ragazzo con gli occhiali e la ragazza con la coda di cavallo. Sono le dieci e stanno ancora mangiando. Chiacchierano calmi e si passano il cibo. Posso immaginare il rumore della posata che cade e l'aria calda che accarezza le braccia nude.
Mi appoggio al muro e resto li, sospinta lontana da una dolce nostalgia. Poi mi volto lenta, augurando al ragazzo con gli occhiali e alla ragazza con la coda di cavallo che quella casa sia anche per loro la porta di una vita felice, di ruvidi baci, di guance rotonde, di amori e risate.


mercoledì 5 dicembre 2012

domenica 2 dicembre 2012

PATAVVENTO giorno due

SORTEGGIO

Alla Presenza del notaio dottor Pata, e della sua segretaria, oggi, 2 dicembre 2012, si è proceduto per mano della minorenne Pata detta Gnoma, al sorteggio per stabilire la destinazione prossima della succitata Matri Oska.




....and the winner is...TULIMAMI!












































sabato 1 dicembre 2012

PATAVVENTO giorno uno

Una foto al giorno, insieme fino a natale


i portacandele a bottiglietta li ho visti qui!