giovedì 28 giugno 2012

DI POCHE PAROLE: THE NONNORO PARTY










* dato per disperso, causa anomala e inusuale stanchezza, Patasgurzo ha fatto capolino giusto in tempo per vedere il secondo tempo di una qualche partita e per mangiarsi la torta...l'anno scorso quella crollata sul divano era Patasgnaffa.


lunedì 25 giugno 2012

PATACRAFT: PATASAGOME

Le foto mi sono sempre piaciute, anche prima di farle. Ma non tutte le foto, ho una predilezione per le foto di famiglia. Da piccola ricordo che tiravo fuori gli scatoloni dove mia mamma le teneva e ci sguazzavo per ore. Tra il bianco e il nero, il colore e la polaroid. Tra foto che restavano appiccicate l'un l'altra e un vago sentore di muffa. Perche' gli album non andavano per la maggiore in casa mia: gli unici che c'erano erano alcuni dei nonni, con le foto in posa e il bianco e nero acquarellato.
E devo dire che a fare gli album non sono mai stata brava neanche io, nonostante ci abbia provato. Anche le foto del nostro matrimonio giaggiono mescolate in una sacchetta di tela blu.
E cosi' le foto hanno invaso la casa in maniera anarchica. Appiccicate al muro con degli stikers, a fili di cotone con delle mollette, al frigorifero con dei magneti e all'armadio con il patafix (che si capisce dal nome, mi sta molto simpatico!).
La casa si e' lentamente popolata anche di "patasagome"....patasgnaffi in bianco e nero con cappelli di carta colorata, corone e bende corsare.
Anche oggi ne ho aggiunto di nuove:



 

 -scelta la foto la faccio diventare in bianco e nero


-la ritaglio ....meglio che posso, ma non e' colpa mia, sono mancina!



-Aggiungo cappelli, corone, grembiuli in carta colorata e appiccichini rubati a Patasgnaffa. Fotocopio il tutto
su carta normale sia perche' e' piu' morbida, sia per ottenere un effetto piu' omogeneo.
E pazientemente ritaglio di nuovo. A questo punto i profili dei miei bambini sono un po' diversi dall'originale...ma direi che sono ugualmente riconoscibili!


A questo punto le patasagome sono pronte per essere incollate un po' dove si vuole! Su un cartoncino che ahime' va nuovamente ritagliato, su una vecchia schiscetta trasformata in porta spazzolini, su dei cerchi da ricamo usati come cornici.






 Fotocopiata su carta apposita ecco che diventano anche una t-shirt....e adesso ho comprato anche una carta adesiva trasparente!


giovedì 21 giugno 2012

MAH!RMELLATA DI FRAGOLE E RABARBARO

Io non sono un tipo da marmellate, sono della schiera "un chilo di burro e un velo di confettura". Anche sulle crostate ne metto pochissima, infatti vengono secche e bruciacchiatine; al solo pensiero mi viene l'acquolina...a me.
Però sono avanzate un sacco di fragole dalla festa di non compleanno di Patasgnaffa. Ecco questo meriterebbe un post a parte, ma ho perso tutte le foto del lieto evento e sono piuttosto triste, Soprattutto per la torta, che non dovrei dirlo io, ma era piuttosto carina.


Ma tornando a bomba, con effetto decisamente splatter, sulle fragole, mangiarle tutte avrebbe probabilmete voluto dire orticaria, quindi dopo due giorni mi sono decisa e mi sono buttata nell'eroica impresa di produrre una marmellata.
Già che c'ero ho raccolto del rabarbaro che avevo piantato in giardino e di cui mi ero completamente dimenticata. E non perchè il nostro giardino sia particolarmente grande, ma si trasforma, grazie alla nostra incuria, velocemente in giungla. E forse aver messo una sdraio sopra la piantina non ha aiutato molto.



Comunque un po' di rabarbaro è sopravvissuto, diciamo che metà ce lo siamo goduti noi, metà le lumachine con problemi digestivi.
In tutto avevo 1 chilo e tre di fragole, una manciata di rabarbaro e più o meno 800 grammi di zucchero.
Ho mescolato tutto insieme e sono andata a prendere Patasgnaffa e l'amica Cami all'asilo. Me le sono trascinate a comprare i mitici barattoli Bormioli e poi ho messo il tutto a bollire (non le bambine, quelle erano a cuocere al sole), anche i barattoli, anzi quelli li ho messi a sterilizzare nel microonde con un aggeggio che avevo comprato per Patagnoma. Lei poi non ha mai usato nè biberon nè ciucci e ogni volta che lo guardavo venivo presa da sensi di colpa....credo che farò altre marmellate solo per poterlo riutilizzare!


Giunto il momento di invasare, ma poi il momento era giunto? la consistenza era quella ottimale? mah, io non ne ho idea, so solo che cuoceva da almeno mezz'ora, mi sono accorta che avevo dei bellissimi barattoli sterili ma neanche un coperchio. Hem, pare che vengano venduti a parte, ma io ho solo 39 anni, non potevo certo saperlo!
Tant pis, c'era da recuperare Patagnoma al nido, Eh sì, probabilmente anche questo meriterebbe un post, la piccola ha cominciato il nido al pomeriggio, e non ho neanche la scusa delle foto; cioè non gliele ho proprio fatte.
Presi marmocchia e coperchi, ho fatto bollire altri dieci minuti e poi finalmente ho invasato e lasciato riposare a testa in giù.


E visto che la sera poi è tornato il mio amore biondo e grandissimo, e sì anche questo meriterebbe un post, questa mattina abbiamo fatto colazione con pane burro e marmellata. Forse un po' troppo dolce e in cui non si sente assolutamente il rabarbaro, ma la mia marmellata....diciamo una mah!rmellata



lunedì 18 giugno 2012

IL BALLO DEL DIPLOMA

Ai tempi di Patasgurzo i bambini si esibivano in dubbi balli di gruppo e poi arrivava il sindaco a consegnare il diploma. Il suo anno avevano anche organizzato una caccia al tesoro sul lungo lago e la sera si erano mangiate salamelle nel cortile dell'asilo....se non fosse stato per il temporale e un demente che aveva cercato si aprirmi la macchina come una scatoletta di sardine, i miei seggiolini auto fanno gola ai più si sa, sarebbe stata anche una bella serata.
Quest'anno invece si è deciso di traslocare l'intero asilo, genitori compresi, alla Rocca, il castello che ci guarda dall'alto.


A me in verità mi sembrava un idea alquanto bislacca; a giugno è risaputo, o piove a secchiate e o fa un caldo torrido, non proprio belle premesse per una passeggiata in salita alle quattro del pomeriggio.
E invece è stato carino; certo i bambini più piccoli davano i numeri, non so quanta acqua è stata consumata e Patasgnaffa aveva due guance che definire rosse forse sarebbe riduttivo.
Ma bambini, passeggini, nonne , mamme sui tacchi, papà con videocamera che salivano su per i tornanti mettevano allegria.


I bambini si sono esibiti in una danza medievale e non è stato male. Certo, essere nel cortile di un castello ha aiutato non poco a suggestionare gli spettatori.


Poi hanno cantato le immancabili canzoni in cui la base registrata la fa da padrona (ma perchè, ancora una volta perchè!?) e finalmente si sono diplomati.





Con cappello, troppo largo, e pergamena. Con labbra strette dall'emozione e sguardi stupiti, perplessi e felici. Perchè eravamo tutti lì con loro, perchè c'era il sole e le zanzare danzanti. Perchè non hanno la più pallida idea di quello che verrà dopo, perchè sono fiduciosi e aperti alla vita. Ingordi, impazienti, ma capaci anche di stare su un ramo a penzolare i piedi.



giovedì 14 giugno 2012

CAMPUS

Questa volta la valigia è leggera, tanto l'anno scorso non ti sei cambiato mai. Alla partenza eri serio e compassato, l'unica cosa che ti agitava era il ritardo di Michele. Nel piazzale cercavi gli amici, ma mi giravi intorno e ogni tanto mi sfioravi. Ti sei lasciato accarezzare la testa, stringere le spalle che negli ultimi mesi si sono fatte improvvisamente più larghe, e baciare le guance già leggermente abbronzate. Mi hai salutato velocemente, ma con un bel sorriso. Eri tranquillo e sicuro di te, più di quanto non lo fossi io. Ci vediamo tra sei giorni amore mio.


lunedì 11 giugno 2012

TEEPEE

Io ho una memoria di ferro, che va dai miei tre mesi ai dieci anni. Non mi ricordo cos'ho fatto a dodici e non ho la più pallida idea di cos'ho mangiato ieri. Ma se mi chiedi com'ero vestita il primo giorno di scuola me lo ricordo.
Per questo sto impazzendo perchè non ricordo se avessi un teepee da piccola. Sicuramente qualcuno ce l'aveva, perchè io una tenda degli indiani me la ricordo benissimo; però non sono sicura fosse mia.
Sicuramente mia era una parrucca nera con grosse trecce e sicuramente nell'armadio di Nonnami c'era una giacca di pelle scamosciata con le frange.
Anche Patapà da piccolo ha giocato almeno una volta in un teepee, e ci ha anche acceso un fuoco dentro. Il teepee era in un salotto, ma visto che è sopravvissuto per raccontarlo facciamo finta di niente.
Ecco, adesso anche i Patasgnaffi hanno un teepee.
Son bastati sei bastoni di bambù rubati ai pomodori, e del meraviglioso lino che svendevano a peso....già, una tenda di lino, una vera chiccheria.


Qualcuno si è limitato a sbirciare




qualcuno ci si è sistemato dentro a leggere




e qualcun'altro l'ha usata come porta da calcio




hemm...vediamo quanto dura!

venerdì 8 giugno 2012

CUSCINI

Giovedì sera, nella penombra della sera un oscuro ospite ha fatto capolono tra i buffi capelli di Patagnoma.
E che cavolo, va bene che i terzi si dice sian precoci, ma imparare a camminare presto no? Imparare a parlare immediatamente no? No. Lei è precoce nel rompersi una gamba a dieci mesi e prendersi i pidocchi a quattordici. Son fortune.
Per fortuna l'oscuro passeggero (cit) non aveva lasciato seguito...quei capelli sottili e arruffati forse hanno suscitato in lui, come in tutti, una gran risata e non progetti di famiglia.
Ovviamente c'erano gli altri da controllare, ma suvvia era sera ormai e così Patamà ha fatto quello che doveva fare. Ha nascosto la testa nella sabbia; quella dei gatti...sì è una cosa schifosa, ma è l'unica sabbia che c'era in casa. E ha fatto finta di niente fino alla mattina successiva.
Purtroppo non tutti i brutti sogni all'alba svaniscono, e se la tosatura di Patasgurzo lo aveva salvato, i lunghi capelli di Patasgnaffa erano stati colonizzati.
E così è iniziato il gran ballo del pidocchio: fai lo shampoo, togli le uova. lava lenzuola, asciugamani e pigiami, insacchetta elastici, mollette, coperte e pelouche....alla fine della mattina Patamà era stralunata e il divano inquietantemente disadorno.
E così il progetto cuscini nuovi, accantonato e rimandato da mesi, grazie all'adrenalina da pidocchio è stato portato a termine nel giro di un pomeriggio.




Se poi ci si infila anche la tshirt abbinata ai cuscini (che in fondo è un dovere) si capisce la donna abbandonata sul divano.....


domenica 3 giugno 2012

TUTTI PAZZI PER LOLA


Una sera di giugno, un anno fa.


Una casa azzurra, bambini sfatti da un torneo di calcio, genitori scalzi e con i nasi arrossati.
Una casetta sull'albero, un cespuglio di rose e lanterne bianche mollemente appese.
Patagnoma (il cui pseudonimo, che usa quando non vuole essere riconosciuta, è Lola) è poco più di una piccola tartarughina, se ne sta accoccolata in braccio a chi vuole cullarla, scruta con sguardo pigramente miope il mondo e ispira poesie.




Il frutto di quella profumata sera campeggia sul soffitto della sua cameretta ed elenca solo alcuni dei motivi che fanno amare questo cucciolo d'uomo....e tutti quelli che li hanno scritti per lei.





Perchè tutti amano Lola
@è carina
@vuole sempre la mamma !!!
@ride come un topino !!!
@dorme come un ghiro !!!
@vuole sempre mangiare!!!!
@piange quasi mai !!!!!(piange sempre!)
@sarà la tua migliore amica che avrai!!!!!!!!!!
by Isabel


POESIA DI LOLA
Lola, 
quando sarai grande andrai a scuola,
per studiare,
devi sicuramente mangiare,
non fare la monella,
per povera nonna Fiorella!
Lola stii serena
se no nonna Milena....!
by Isabel e Lapo