domenica 24 agosto 2014

OTTO

Un giorno dopo l'altro, come le perline luminose e colorate, sfaccettate e sempre diverse di una collana, la più preziosa che c'è, sei arrivata a otto, dico otto anni. Giorni passati a rincorrere il vento (cit. ovvio. E ci siamo anche scambiate baci, i diamanti della collana), un vento che ti porta sempre a zonzo dietro a chissà cosa di luccicoso, divertente e frivolo. Un vento che ogni tanto ti lascia riposare, appesa a qualche ramo, e i tuoi occhi si sbarrano e fugace ti immergi in chissà quale profondità. Ma poi riprendi a mulinare in giro, le gambe dove di solito stanno le braccia e la tua risata che tintinna nell'aria.
Certo ogni tanto sarebbe bello tu fossi un po' più presente, chiaccherassi un po' meno, e lasciassi meno cose in giro, che impigliate nel tuo vortice si spandono ovunque. Ma allora forse saresti perfetta, e sarebbe noiosissimo.
Buon compleanno amore mio, un po' in ritardo forse, ma in fondo ti ho portato al mare.


domenica 10 agosto 2014

INVOLTINI DI POLLO


Le ricette in questo blog hanno un picco in estate, perché è l'unico periodo dell'anno in cui mi devo dedicare alla cucina con una certa costanza. Durante l'anno mi limito a sfornare misere torte da colazione e rare cene, che per lo più prendono l'aspetto di porcocene. Sono quelle sere in cui non c'è Patapà che cucina e io libero in tavola tutte le schifezze che fanno storcere il naso allo chef nascosto nel barbuto genitore.
Però ad Agosto, quando sono sola con i bambini in campagna c'è una vocina petulante e insistente che mi intima di non nutrirli esclusivamente con schifezze. E quindi mi tocca cucinare, ma soprattutto decidere cosa fare. Male comune credo, ancora ricordo quando in buie sere, la voce di mia mamma echeggiava nella grande casa chiedendo cosa volessi mangiare. Cotolette alla milanese e aria fritta a quanto pare non sono mai state risposte accettabili.
Il periodo più felice della mia vita, dal punto di vista cuciniero quantomeno, è stato quello in cui ci servivamo da un gas biologico che ci confezionava delle cassette a sorpresa, quelle che la Bertola in Ragazze Mancine chiama Prendi e Taci. Perché aprire il frigo e inventarsi qualcosa lo trovo sempre molto più divertente che seguire una ricetta. La mia creatività in tutti i campi ama seguire tracce imposte, sarà un rimasuglio della formazione scolastica.
Però qui mi tocca fare anche la spesa, e finché non mi deciderò di farla bendata, devo decidere prima cosa fare.
Allora mi sono portata dietro i menù da 30 minuti di Jamie Oliver, immaginando che lui non sarebbe mai venuto avendone probabilmente abbastanza dei figli suoi.
Così ho deciso di fare il pollo ripieno alla cipriota, ma ovviamente ho sbagliato a prendere i petti di pollo, o quanto meno, a mia discolpa, ho preso quello che il supermercato mi dava. Anche in questo Patapà è meglio di me, lui sicuramente avrebbe già trovato una contadina, possibilmente non bella grazie, che gli avrebbe dato il giusto pezzo (di pollo).
Però io mi arrangio eh, allora ho fatto gli involtini.
Ho preparato il ripieno frullando feta, prezzemolo e olive nere. Nella ricetta c'era anche l'aglio che mi sono scordata, eh sì, e i pomodori secchi al posto delle olive, ma quelli mi ero addirittura dimenticata di comprarli nonostante fossi andata a fare la spesa con una dettagliata lista.


Ho ricavato dei filetti dal petto intero, applauso prego, vi ho adagiato il ripieno e ho arrotolato fermando il tutto con uno stuzzicadenti (ovviamente più di uno, uno per ogni spiedino!)
Li ho strofinati con olio, sale, origano, timo e salvia tritati e ho rosolato il tutto in padella ben bene.
Con il pollo avanzato ho preparato le cotolette (servite con aria fritta) per il giorno dopo. Con quello che restava del ripieno ho fatto una pasta, aggiungendo solo qualche pomodoro fresco e qualche oliva intera.


Con il lavoro di una solo pranzo ne ho ricavati tre. Non vi nascondo la mia soddisfazione e il fatto che ho avuto il tempo di finire il libro della Bertola e quello di Muzzopappa ( googolate e comprate perché passerete ore lievi e sorridenti, tutto quello che si può volere mentre i bambini giocano in giardino e i grilli cantano)