giovedì 27 ottobre 2011

L'IMPORTANZA DEL LATO B

Oggi Patamà è stata dall'osteopata.
Dopo i precedenti parti non l'aveva fatto e negli anni successivi se ne era pentita... e anche tanto!
Questa volta ha voluto essere molto virtuosa ed è andata a farsi rimettere a posto a soli sei mesi dal fattaccio.
Tutte queste buone intenzioni per poi sentirsi dire che è a postissimo e che non sembra neanche abbia partorito....anche se lei ricorda diversamente!
Fortunatamente ( così, giusto per giustificare la spesa) il collo e la parte alta della schiena non sono altrettanto perfetti...
Causa uno, l'allattamento.
Causa due, la dolce Patagnoma è dolce soprattutto se tenuta in braccio.
Soluzione di Patamà....continuare a tenerla in braccio, ma dare un senso alla cosa, decorandole spiritosamente il lato B, perennemente in mostra!







mercoledì 26 ottobre 2011

UN SOGNO

Inizio ad essere stanchina. La mia bambina premio, la mia Patagnoma che dormiva e sorrideva si è stufata di essere diversa dai fratelli e ha deciso che otto ore di notte la mamma non se le merita (perchè, perchè, perchè???). Così. anche se avrei mille cose da fare, ho deciso che la mattina, almeno una volta a settimana pisolerò con lei. Così ho fatto oggi, e ho sognato un sacco. Sogni vividi, con un senso logico e che mi ricordo. E questo non succede quasi mai.
Uno in particolare mi è riamasto impresso.
Ero uscita a passeggio per il mio paesello, dove persino l'unico alimentari ha chiuso una decina di anni fa. Anche la chiesetta è sempre chiusa, c'è il prete part-time (almeno credo!).
Mi sono infilata in un cortile e ho visto qualcuno entrare in un portone. L'ho seguito e: c'era un parco! Non grandissimo e neanche tenuto bene. Con delle alte mura di sasso e vialetti di ghiaia.
Ma c'erano i castelli di ferro su cui arrampicarsi, uno scivolo basso e sinuoso e tre altalene. C'erano bambini che giocavano a palla e in un vialetto laterale, all'ombra di appuntiti alberi, delle bambine saltavano alla corda.
C'erano lettori sulle panchine, gente a passeggio e una cantante lirica giapponese che aveva improvvisato un concerto.
C'era chi correva e anche un piccolo bar con i tavolini e le sedie in ferro.
In fondo al giardino una grande cancellata si apriva su una spiaggia bianca e inquadrava un mare spazzato dal vento.
Perchè quando si sogna si deve farlo in grande!

venerdì 21 ottobre 2011

RIVELAZIONE

Oggi c'era la prima assemblea di classe dell'anno. I genitori erano sempre meno e le maestre sempre più stanche.
Come al solito è stato elencato il programma dell'anno e poi si è parlato del rendimento delle classi. 
Patamà ha scoperto che gli alunni sono generalmente bravi, vogliosi di imparare, interessati, capaci di concentrarsi, però per poco... e a questo punto le maestre hanno fatto una rivelazione incredibile al pubblico affascinato. Hanno detto che gli alunni dopo poco perdono la concentrazione, non riescono a star fermi e, cosa più incredibile di tutte, vorrebbero giocare.
Il problema deriverebbe da una strana condizione in cui gli alunni versano e a cui, pare, bisognerebbe porre rimedio : sono bambini.
La notizia ha scioccato Patamà, che proprio non ne aveva idea. 
Le maestre, senza dar tempo di digerire lo scoop, hanno proseguito dicendo che adesso che si è in quarta elementare certi comportamenti vanno messi da parte, anche e soprattutto, perchè tra due anni dovranno andare alle medie e lì sarà tutta un'altra musica.
Un lampo luminoso ha preso Patamà, le ha allungato i capelli, levigato le rughe, limato i fianchi e l'ha riportata nel soleggiato corridoio del primo asilo frequentato da Patasgurzo al cospetto della temibile Suor Amabile. Patamà ha risentito il venerabile pinguino rammaricarsi del fatto che la sua prole non era ancora in grado, a quattro anni compiuti, di tenere in mano una matita correttamente. Nelle sue orecchie è risuonata ancora la severa voce che le ricordava che entro soli due anni il giovanotto sarebbe andato alle elementari....e che lì si suonava tutt'altra musica.
Quella volta Patamà aveva scrollato le spalle e cambiato d'asilo Patasgurzo (anche per altre ragioni per carità). Questa volta ha debolmente protestato, ma non ha trovato un grande appoggio neanche negli altri genitori. Forse l'unica cosa che può fare è buttare giù il CV di Patasgurzo perchè tra soli quindici anni è probabile (e auspicabile) debba cercarsi un lavoro!

giovedì 20 ottobre 2011

L'INVITO MANCATO

Quest'anno Patasgnaffa ha cambiato classe all'asilo.
E' un'usanza della scuola, che in cinque anni di frequentazione non ho ancora ben capito....ma in fondo ho ancora tre anni per farlo. Ogni anno non si è mai sicuri di quello che succederà, se le classi rimarranno integre o smembrate e sparpagliate. Per due anni ci è andata bene ma quest'anno la piccola ha dovuto cambiare classe.. In realtà non c'è alcun problema. In questi anni di mammitudine ho capito che spesso proiettiamo sui bambini ansie e timori che loro non hanno e che spesso i cambiamenti sono più un problema nostro che loro.
Patasgnaffa è finita con una maestra che già conosceva bene (in un asilo con cinque maestre questo non è molto difficile in effetti), in una classe molto più bella e grande (anche se questo conforta solo me) e con un paio di amici. Solo maschi, ma civetta com'è se n'è anche fatta una ragione. Nella classe ci sono anche i piccolini, ma comunque quest'anno, come il prezzemolo, sono stati piantati in tutte le sezioni. I grandi dell'asilo fanno molte attivitò insieme e lei non ha perso i contatti con le sue amiche del cuore.
Però, perchè un però c'è sempre, le hanno cambiato l'armadietto e gliene hanno assegnato uno in un altro corridoio vicino alla classe nuova.
Ora, gli inviti delle feste di compleanno, una marea, vengono messi dalle mamme di turno negli armadietti dei vari bambini. E quando si invitano bambini di calssi diverse, e io lo so bene perchè siamo di ampie vedute, è un po' un casino considerando il fatto che sugli armadietti ci sono solo animali di varie specie.
Fatto sta, si finalmente parrebbe io sia arrivata al punto, che oggi c'era la festa di un'amica di Patasgnaffa ma lei non aveva l'invito.
Per fortuna le feste si svolgono, in maniera piuttosto tristanzuola, in un locale sotto l'asilo e per fortuna la mamma della bimba in questione è una mia amica. Quindi ho potuto fiondarmi giù come una furia e chiedere come mai la mia bambina, luce dei miei occhi, faro illuminante per il mondo intero, non fosse stata invitata. L'equivoco si è subito chiarito e io ero così contenta che sono anche andata a comprare un regalo....ma un tarlo lavora....e se quella strega di mia figlia non fosse stata invitata davvero???

venerdì 14 ottobre 2011

QUADRIGLIA

In un tempo dolce e remoto, all'inizio della loro storia d'amore, Patamà e Patapà, allora ancora solo Ragazza Bionda e Ragazzo magro con la Barba (qui) passarono una meravigliosa vacanza in Puglia.
Una casetta bianca in mezzo a campi di angurie, una pineta e un mare cristallino.
Una coppia di amici, allora nuovi per la Ragazza Bionda, ora indispensabili, a condividere trecce di mozzarella e friselle.
E la sera le sagre. Con la via dello struscio addobbata a festa, l'odore della griglia mescolato a quello delle frittelle e la pista da ballo. La pista da ballo dove vecchietti agili come farfalle ritornavano a essere i ragazzi di un tempo e bambini scatenati si atteggiavano seriosi a piccoli adulti.
Walzer, tarantelle, mazurche, polke e cha cha cha.
La Ragazza Bionda se ne stava incantata a bordo pista, ma neanche il vigoroso amore del primo anno smuoveva i piedi di Ragazzo Magro con la Barba.
A un certo punto però una voce invitava tutti a ballare la quadriglia, ballo totalmente sconosciuto ai giovani cittadini. Forse venivano trascinati in pista, di questo non c'è più memoria, ma eccoli lì tutti e quattro a volteggiare, girare, incrociarsi, cambiare direzione, cambiar dama e cavaliere. Bellissimo, divertente e indimenticabile, anche per Ragazzo Magro con la Barba al secolo Patapà.
La quadriglia, mai più ballata, ripensata con nostalgia e, a pensarci adesso, forse sostituita nella quotidianità con la numerosa prole. 
Che al ritmo serrato di una trascinante musica ti costringe a volteggi, giri e mirabolanti incroci, lasciandoti senza fiato ma felice.


sabato 8 ottobre 2011

TRASPORTOFOBIA

Patamà era una bambina dotata di una cetra dose di coraggio.
Volteggiava su travi, faceva il bagno in mare aperto e aveva anche smesso di temere i vampiri.
Ma un certo punto la fifa blu, come un fumo sottile si è impossessata di lei.
La sua paura, i mezzi di trasporto.
Il treno il più sicuro, perchè a questo mondo bisogna avere delle sicurezze.
La macchina (ma la teme solo in autostrada) utilizzabile, perchè alla follia bisogna pur costruire argini. L'aereo tabù.
Non è nota, neanche alla proprietaria, l'origine di questa paura.
C'è chi scuote la testa e dice che sono i figli, che è la maternità. Sarebbe bello dar la colpa ai Patasgnaffi, ma la fifa blu è arrivata prima di loro.
Fortunatamente non influenza più di tanto la vita della patafamiglia. Basta avere dei piccoli accorgimenti.
Patamà si sposta volentieri in treno temendo solo i pidocchi (se frequentate un regionale potete capire), e acconsente placidamente a che lo facciano anche gli altri membri della famiglia.
Viaggia in macchina sempre, ma quando arriva è sollevata. Permette agli altri membri della famiglia di viaggiare anche senza di lei, ma quando arrivano devono telefonare per toglierle un peso dal cuore.
Su un aereo ci sale solo se è costretta e mai e poi mai permetterà ai suoi bambini di farlo senza di lei (forse un giorno dovrà farlo....forse).
Un problema sono poi le gite scolastiche. Patamà freme di gioia e aspettativa ogni volta, perchè ricorda essere eventi bellissimi. Ma sapere un suo Patasgnaffo affidato alle ignote mani di un autista di pulman la rende nervosa e ansiosa ogni volta. Ogni volta l'orrido desiderio di non mandare in gita il povero malcapitato le passa per la testa e neanche tanto velocemente.
Ieri era il turno di Patasgnaffa e le strade del mondo erano spazzate da venti gelidi e impetuosi.
Patamà ha tenuto tutto il giorno il cellulare al suo fianco. E questo è un evento incredibile, considerando il fatto che era anche carico. Ha sorriso, chiaccherato, mangiato dissimulando alla perfezione il suo disagio. ma ha cominciato a respirare davvero solo dopo le quattro e mezza!

mercoledì 5 ottobre 2011

MISTERI

Voi non lo sapete, ma intorno a noi c'è un altro mondo, invisibile e misterioso. Popolato da creature che ci rubano i cavallini e i segreti. Che popolano la nostra casa e la nostra vita di cose piene di mistero. Queste creature non operano da sole, sono aiutate dal Fantasma Formaggino. Queste creature sono le....segretarie!
Tremate! (immaginate tutto questo sussurrato da una bambina bionda con due enormi occhi azzurri sgranati dall'eccitazione...e tremate davvero!)