Già le amo queste renne.
Poi i pomeriggi a scuola, i bambini alla spicciolata quattro o cinque per volta, le mani un po' meno abili, le risate e gli allegri pasticci a rallentare i lavoro, perfettamente imperfetto. E così anche qualche mattina viene trascorsa a scuola. Per respirare i ritmi e scorgere i volti che ogni giorno accompagnano la giornata di Patasgnaffa. Alla fine un privilegio.
Ma le classi sono tre, quasi sessanta renne, e a questo punto le amo un pochino di meno.
Ah, certo, aiutiamo anche le vecchie maestre di Patasgurzo con i lavoretti, e come dire di no. E quasi metà scuola mi chiama maestra. Che ridere.
I giorni di scuola sono ormai agli sgoccioli e alle renne viene data la libertà. Un'amica (sì, dico a te), ottenebrata dal freddo pensa che potrebbero essere dei segnaposti carini per la tavola di Natale e così viene organizzato un pomeriggio di puro sfruttamento minorile.
Ma all'ultimo non ce la fai, un'altra renna e potresti fare una strage. A Babbo Natale poi toccherebbe andare in giro in ferrari (perché è rossa ovviamente).
Ripieghi quindi su paffuti alberelli di cotone.
Sopravvivere al Natale è una disciplina olimpica!
...e tu hai vinto la medaglia d'oro!!! Patama campionessa, dai che il Natale è alle porte e tutto finirà... fino al prossimo Natale ;-)
RispondiEliminaDetto da te che mi hai visto in pieno delirio preNatalizio mi fido
RispondiEliminaSei inarrestabile!
RispondiEliminaA me i latitanti me spicciano casa! 😂
RispondiElimina