Comunque a Lisbona ci siamo arrivati, anche se venti minuti più tardi del previsto.
E subito l'aria, il fiume, le strade che si facevano sempre più strette, sempre più irte e sempre più affollate di turisti.
Su fino ad Alfama. I Portoghesi sono così ospitali che l'avevano tutta addobbata, sicuramente sapendo del mio compleanno imminente (no, sant'Antonio non c'entra niente, e poi non veniva da Padova?). E poi giù di nuovo, con scorci che si aprono all'improvviso, sul blu del fiume, l'azzurro del cielo, il luccichio verticale degli azulejos.
Ci siamo fermati, i piedi di Patasgurzo scottati dal sole del giorno precedente chiedevano una pausa.
Patagnoma decide che invece lei, che è stata scorazzata sul passeggino, vuole ballare. Pochi passi soltanto e come uscito da un' intonaco scrostato arriva lui. Completo bianco, sorriso smagliante e berretto che sapeva di giornate fresche di sorbetto. Le piccole fanciulle di casa hanno così imparato a ballare il cha cha cha.
Gli occhi di Patagnoma, nuovamente seduta, vengono ripetutamente stropicciati, è giunta l'ora di riguadagnare la stazione e tornare a casa.
La sera, fresca e luminosa, rotoliamo giù di nuovo per le strade di Cascais fino a ritrovarci a mengiare in spiaggia. Il cielo si tinge di rosa, e il giorno tre si adagia sull'orizzonte.
Che bello il tuo racconto e le foto poi..
RispondiEliminagrazie!
EliminaUn racconto lieve attraverso le le immagini... adoro!
RispondiEliminaLa vostra vita è un bellissimo film...
RispondiEliminavedi solo il trailer ;-p
EliminaBellissime foto e stupendo post...oltre che bellissimi voi! Ti conosco oggi grazie al blog di Mamma Book...complimenti per il premio, meritatissimo e complimenti per il blog! Viaggio stupendo!!!!
RispondiEliminagrazie, benvenuta!
EliminaChe bello questo viaggio..ci sono stata qualche anno fa e ci tornerei domani, Lisbona mi ha preso un pezzettino di cuore!
RispondiEliminauh, me lo ricordo il tuo viaggio in Portogallo...quando ero a Sintra volevo andare da Luz e dirle, hei, io conosco l'Ilaria ……-D
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