Patasgurzo la sopporta a stento, ma Patasgnaffa e Patagnoma se la mangerebbero anche in punto di morte, o per merenda.
Anche ai patagenitori non dispiace affatto e così pentoloni di brodo vengono fatti fuori a cadenza settimanale.
Possono galleggiarci dentro ravioli, ma più facilmente pastina. La più quotata sono le stelline, che ho sempre amato sin da piccola. Non mangiavo quasi niente ma la "minestrina che scivola" la finivo sempre, anche se nonnaMi si ostinava a metterci dentro i quadrottini.
Ogni tanto però mi faceva la pasta reale, dei piccoli bignè che si inzuppavano di brodo, ma che potevi rubare anche asciutti. A volte li faceva lei, a volte li comprava, busta trasparente con rigona rossa e scritta gialla.
Il tempo fuori è grigio e freddo, il brodo è pronto e a me è venuta voglia di pasta reale. Ho girato inutilmente un paio di supermercati ma niente, mi è toccata farla in casa!
Ho preso tre bicchieri d'acqua e li ho messi in un pentolino insieme a 50 gr di burro e a un po' di sale. Quando l'intruglio ha cominciato a bollire ci ho buttato dentro sei cucchiai di farina. Tutti insieme, perché la ricetta prevedeva così. Poi diceva di mescolare per dieci minuti, evitando di formare grumi...ora io ho mescolato per sette o otto, il tempo necessario per eliminare quelli che, prevedibilmente, si erano formati da subito. E mescolare tale intruglio è un attività di tutto rispetto, sappiatelo...somiglia molto alla malta con cui i barbapapa si costruiscono la loro casa. La prossima volta ci provo anch'io.
Poi per fortuna bisogna lasciar raffreddare, così ci si riposa un po'. Poi si incorporano due uova, una per volta. Io ho aggiunto un cucchiaino di lievito, per averla bella gonfiotta.
Tasca da pasticcere, piccole palline su teglia e via in forno per 20 minuti.
Io ho versato il brodo caldo nei piatti e ognuno poi si è servito di palline e parmigiano.
Ovvio che una tale pietanza richieda un certo dress code!
accipicchia quanta pazienza. Però mi hai fatto venire voglia di provare... settimana prossima ;-)
RispondiEliminaMica tanta pazienza... Solo un avambraccio ben allenato! Non il mio
RispondiEliminaI <3 brodo
RispondiEliminaFa tanto anni cinquanta ;-)
EliminaHo il brodo in frigo, domattina farò i bignet.. ma non ho la ... da pasticcere!!
EliminaFai delle quenelle con i cucchiaini... Va che paroloni!
Eliminacucchiaini!
Eliminaoppure il classico conetto di carta forno bucato sul fondo ;)
Eliminama mi sa che ormai è troppo tardi ;)
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buoni i micro bignet inzuppati! da provare... non li avevo mai visti!
palline magiche per la famiglia di patasgnaffi.
RispondiEliminaper me sono una novità sai? Ma mi ispirano molto;)
RispondiEliminaSerena
Da provare!! ;-)
RispondiEliminaSai che mio marito me la chiedeva l'altro giorno? Non le conoscevo. Le proverò!
RispondiEliminaCiao cara!
Angela
Mai visti! (qui tutti detestano la minestrina tranne me, che vita grama che grama vita)
RispondiEliminauh, i ricordi affiorano! non ne andavo pazza, ma potrei unire l'utile (esercizio fisico) al dilettevole (bontà)
RispondiEliminaadesso mi hai fatto venire voglia... uno di questi giorni... devo procurarmi una tasca da pasticcere però...
RispondiEliminaMai sentita questa ricetta con il brodo, i bignè li faccio solo dolci...da provare però! Forse é una ricetta vostra del nord, qui da noi nel Salento si usano a volte le polpettine calate nel brodo...é un po' tardino ma mi sta venendo fame...:-)
RispondiEliminaPare che esista una versione che mescola pasta reale e polpettine... Gnam!
EliminaPare che esista una versione che unisce polpettine e pasta reale...gnam!
EliminaMi è venuta una tremenda voglia di una minestrina calda (nella quale io, invece, amo mettere i quadrettini), mentre fuori l'inverno colora di bianco ogni cosa.
RispondiEliminaConsiderato che è mezzanotte e la cena risale solo a due ore fa (disumani orari causa pargoletta tiranna) mi accontenterò di assaporare il calore delle tue parole! Ed è un bell' accontentarsi;)
Per la minestrina è sempre il momento giusto ;-)
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