giovedì 21 luglio 2011

NOVE


Nove anni fa Patamà si svegliava nel cuore della notte in un letto bagnato. Sussurrava a Patapà che il piccolo stava per arrivare, ma che non c'era fretta perchè ancora non aveva contrazioni. Patapà annuiva e si rimetteva a dormire,che la sera prima era uscito con gli amici!
Le lenzuola erano verdi, con dei larghi fiori bianchi. Le lenzuola della nonna quando stava a Venezia.
La mattina impazienti i futuri patagenitori andavano in ospedale, si sistemavano e con calma decidevano che le contrazioni potevano anche cominciare.
I letti erano bianchi e le porte arancioni.
Tutto era tranquillo, tutto era sotto controllo....per l'ultima volta.
Iniziava il travaglio, Patamà si sorprendeva a gridare, anche se aveva giurato che lei no, lei non lo avrebbe mai fatto. Patapà si prendeva anche un morso.
In sala parto c'era un grande letto giallo e fuori il sole era velato.
Patamà spingeva, spingeva, spingeva e ancora. La stanza si riempiva di gente, Patamà si vedeva come in un film e pensava che così doveva essere la fine. Con la forza, di tre persone, Patasgurzo finalmente sgusciava in questo mondo.
Fuori era buio e dentro la luce era accecante.
Patamà vedeva per un istante un esserino tutto biancstro e rosso di sangue, e nel suo stravolgimento ne restava...impressionata. Non faceva a tempo a provare altri sentimenti, che per il piccolo era tempo di bagno e per lei di sala operatoria.
La stanza era blu e i medici avevano dovuto lasciare lì la pizza.
La notte, la notte è stata la più lunga della vita di Patamà. Ancora ricorda la solitudine e il freddo, un freddo così intenso che non lo ha mai più provato.
Le coperte erano sempre di più e di diverse sfumature marroni.
Patamà piangeva, piangeva per se stessa, martoriata e svuotata e per quel piccolo bambino che ancora non conosceva, ma che sarebbe sicuramente rimasto figlio unico.
Finalmente il giorno dopo Patamà conobbe il suo biondo principe azzurro che le avrebbe prosciugato l'anima e inondato il cuore.
Amore mio grandissimo.

7 commenti:

  1. davvero, il primo figlio e' un grande spartiacque, c'e' un prima, c'e' un durante spaventoso. Ma fortunatamente c'e' un dopo bello che non si puo' immaginare....
    auguri all'amore tuo grandissimo!

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  2. Mi vuoi far piangere??
    Ecco, ci sei riuscita, contenta?!

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  3. Dai che vai a far shopping e ti consoli ;-))

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  4. wao, avevo letto che il piccoletto era nato con tanti capelli, ma non immaginavo così tanti e perfettamente ordinati! Nico invece è nato con pochi capelli ma una faccia già seria seria da sembrare un grande. Faceva quasi impressione ;)
    m.

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  5. Impressione sicuramente...però il perfettamente pettinato era da imputare a delle infermiere pazze che me lo portavano pettinato di tutto punto...io lo spettinavo subito, ma la volta successiva tornava ancora che sembrava leccato da una mucca!

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