mercoledì 28 settembre 2011

SEMPLICEMENTE

Alla fine di questa lunga estate, passata in campagna con assolutamente niente da fare, se non vivere, ho avuto un'illuminazione ( e capirai!!!).
Ho capito come facevano le donne una volta a fare una frotta di figli ( sorvolando su motivazioni tecniche altrettato valide!).
Basta vivere in casa, o nella ristretta cerchia di un micropaese. Basta non avere impegni, scuola, danza, calcio, basket, ginnastica, asilo, inglese, gli amici da invitare,  gli inviti degli amici, la sosta al parco, l'aperitivo, la visita medica, le compere, le feste di compleanno....Basta passare la propria giornata ad alzarsi, mangiare, giocare, annoiarsi un pò, fare quattro chiacchiere con i pochi che ti stanno intorno, passare dall'orto, impastare il pane, leggere, infornare la torta, fare il bucato, stenderlo, disegnare e ben poco di più. E poi si è pronti per la nanna e per una nuovo giorno. Senza stress. Perchè la vita che ci siamo scelti è comunque stressante. Ce l'affolliamo di impegni e ce l'affolliamo di cose. Che poi avere tante cose in fondo è solo lavoro in più. Cose in più da mettere in ordine e da buttare via, per ricominciare ad averne e via di seguito. Ora lungi da me essere realmente virtuosa, sono la regina dell'accumulo e sono attratta dalle cose belle come un ape dal miele. E non potrei sopravvivere a lungo senza i miei amici, senza le cene e le puntate in città . Ma in una casa su una morbida collina, con lucidi pavimenti e pochi vecchi mobili che odorano di cera, con il cesto dei giochi (uno), la scatola del cucito, la famiglia intorno, i bambini che giocano tra di loro e imparano a crescersi, avrei fatto anche io un sacco di figli...così, semplicemente.


5 commenti:

  1. Non so... io me le immagino lavorare da mattina a sera, senza elettrodomestici, con l'orto da curare, magari i campi, gli animali da governare, lavare, cucire, pulire, cucinare...
    con la speranza che i figli non si ammalassero, perché la medicina di un tempo...
    senza poter mandare al diavolo il marito, all'occorrenza...
    Certo, alcune avevano accanto di fior fior di servitù...
    Ora scappo, devo andare a prendere la prole, ciao ciao!

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  2. Un'altra cosa veloce: i figli, forse, crescevano meno stressati! :)

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  3. sicuaramente ho tralasciato gli oneri da bucati nell'acqua ghiacciata e le sgobbate nei campi...ma si tratta di fatica fisica.....immane (e insopportabile senza le pillole per il mal di testa!). Quello che sarebbe bello aver il coraggio di fare è limitarsi a quella fatica, liberandosi dallo stress da vita sovraffollata. Godendo, ma non approfittando dei privilegi della vita moderna. Ma sono tutte chiacchiere, vaneggiamenti di soleggiati pomeriggi settembrini passati in macchina schizzando da un posto all'altro!
    Per quel che riguarda la medicina, non oso neanche pensare all'ansia che potevano provare a ogni malattia....ma probabilmente sarei morta con il primo parto, togliendomi così ogni pensiero...anche quello del marito ;-)

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  4. Ecco, è proprio per tutto quello che hai detto tu che 5 anni fa abbiamo lasciato la metropoli tentacolare per una cascina in campagna! Tutto vero quello che dici (a parte che ci fermeremmo a due, di figli), non tornerei indietro neanche morta!!! Ciao

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  5. Anche noi siamo campagnoli (lacustri)....ma comunque si corre lo stesso!....anche se meno di quando si stava in città....e soprattutto con meno gente stressata intorno...ma non basta....mi ci vorrebbe un isola deserta....ma anche no!!!!!! Ok....sembro schizzata....forse lo sono? ;-)

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